Pagina:Leopardi - Canzoni, Bourliè, Roma 1818.djvu/11

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     Se fosser gli occhi miei due fonti vive
Non potrei pianger tanto
Ch’adeguassi il tuo danno e men lo scorno,
Che fosti donna, or se’ povera ancella.
25Chi di te parla o scrive
Che rimembrando il tuo passato vanto
Non dica, già fu grande, or non è quella?
Perchè perchè? dov’è la forza antica,
Dove l’armi, e ’l valore e la costanza?
30Chi ti discinse il brando?
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
O qual tanta possanza
Valse a spogliarti il manto e l’auree bende?
Come cadesti o quando
35Da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
Nessun de’ tuoi? L’armi, quà l’armi: io solo
Combatterò, procomberò sol io.
Dammi, o ciel, che sia foco
40A gl’italici petti il sangue mio.