Torna torna fra noi, sorgi dal muto
E sconsolato avello,
Se d’angoscia se’ vago, o miserando
Esemplo di sciaura. Assai da quello, 140Che ti parve sì mesto e sì nefando,
È peggiorato il viver nostro. O caro,
Chi ti compiangeria,
Se, fuor che di se stesso, altri non cura?
Chi stolto non direbbe il tuo mortale 145Affanno anche oggidì, se ’l grande e ’l raro
Ha nome di follia;
Nè livor più, ma ben di lui più dura
La noncuranza avviene a i sommi? o quale,
Se più de’ carmi, il computar s’ascolta, 150Ti appresterebbe il lauro un’altra volta?