Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/56

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        A gli atti egregi è sprone
Amor, chi ben l’estima, e d’alto affetto
Maestra è la beltà. D’amor digiuna
Siede l’alma di quello a cui nel petto
50Non brilla, amando, il cor quando a tenzone
Scendono i venti, e quando nembi aduna
L’olimpo, e fiede le montagne il rombo
De la procella. O spose
O verginette, a voi
55Chi de’ perigli è schivo, e quei che indegno
È de la patria e che sue brame e suoi
Vulgari affetti in basso loco pose,
Odio mova e disdegno;
Se nel femmineo core
60D’uomini ardea non di fanciulle amore.