Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/102

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j20j -C/lla è l’attrazione quella forza meravigliosa, per mezzo di cui spiegansi facilmente tanti diversi fenomeni, la cagione de’ quali fu ignota perfino ai più sapienti Filosofi de’ secoli trasan¬ dati. Il flusso, e riflusso dell’onde marine sì fatale all’infelice Aristotile, che impiegar non seppe la profonda sua scienza a preservarsi da un fine sì funesto, e al tempo stesso sì poco com¬ passionato spiegasi chiaramente per mezzo dell’attrazione, per mezzo di essa la cagion si dimostra della discesa de’ gravi, e del¬ la tendenza del fuoco alla sfera, per suo mezzo finalmente as- segnansi le regole, e le cause s’additano, del giro interminabile di tutti i pianeti, e degli astri, e del sole, e di quelli innumerevo¬ li globi, che si ruotano incessantemente nel cielo, e compongo¬ no l’ammirevol macchina del mondo intero. Questa forza che di tanto ajuto fu ed è tuttora alla moderna Fisica fu dal celeber¬ rimo 1211 Newton posta in chiaro, ed inserita nelle Fisiche dot¬ trine. Varj Filosofi furonvi prima dello stesso, dai quali si udì pronunziare il nome di attrazione, e con dottissime ricerche, e felicissimo evento parlonne Keplero intorno ai moti de’ corpi celesti, ma a dispetto degl’invidi, ed ostinati calcoli de’ moder¬ ni Scrittori, che si sforzano con ogni loro potere di togliere a Newton la gloria di averla dilucidata, e datogli per la maggior 128