Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/166

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DISSERTAZIONI FISICHE piede cubico. Credevasi una volta, che l’aria liberata da tutti i vapori, ed esalazioni, e ridotta alla sua massima purezza non avesse, che un picciolo peso. Ora è noto, che ella è anzi di un peso assai maggiore di quello dell’aria impura, poiché la mede¬ sima alla pressione di 28. pollici del Barometro, e a 10 gradi del termometro di Reaumur pesa 795 grani I2.51 per ciascun piede cubi¬ co. Il modo, con cui l’aria agisce sopra i corpi non è difficile a spiegarsi «qualora si addotti, al dir del sopracitato Sig.r Dandolo, che un corpo qualunque non agisce sopra di un altro, che perforza mec¬ canica, 0 di affinità, e che l’aria è pur anche dessa fra il numero dei corpi, che seguono questa legge universale... Vuoisi dunque riflettere, che se l’a¬ ria non ha alcuna affinità con un corpo essa non agisce, che in forza del suo peso, cedevolezza divisibilità non empie per conseguenza che tutti i pori di questo corpo sino al punto, in cui può essa penetrare. Fatto questo uffizio ella cessa affatto di agire sopra il corpo, rimane equilibrata coll’a¬ ria esterna, e perciò non può essa farsi mai strada entro ad un corpo qua¬ lora non vi abbia affinità, e qualora la sua forza meccanica non sia tale da squarciarne le parti ». Parlando dell’aria non sembra alieno dal nostro proposito il trattare del suono. Il suono, o si considera nel corpo sonoro, o nel mezzo, che lo trasmette, o nell’organo, che lo percepisce. Allorché si percuote un corpo sonoro egli riceve due diversi movimenti l’uno cioè di tutte le sue parti insieme unite chia¬ 192