Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/174

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DISSERTAZIONI FISICHE so gli effetti della luce è sopra modo difficile ad intendersi poi¬ ché per qual ragione un corpo, che è per ipotesi mobilissimo di sua natura, ed elastico non può esser messo in moto, che dai corpi luminosi? Egli è questo un fenomeno ancor più difficile a spiegarsi di quello, la di cui cagione cercasi di conoscere. A por¬ re in chiaro delle sì intrigate questioni sorse in Inghilterra il Cav. Isacco Newton, e prendendo a dilucidare gli antichi principj di Democrito, e di Epicuro propose l’unico vero sistema circa la luce affermando esser ella una reale continua emanazione de’ corpi luminosi. L’obbjezione più comune, e solita ad op¬ porsi a così fatta proposizione eli’è che il sole per cagion d’e¬ sempio verrebbe appoco appoco a distruggersi dovendo ad ogni momento scagliare una quantità immensa di luce. Questa obbjezione però facilmente vien resa inutile I34I se si osservi che non soffrendo alcuna sensibile diminuzione di peso un picciolissimo corpo odoroso quantunque sparga per mesi, ed anni una grandissima quantità di effluvj, molto meno dovrà soffrirla un corpo, il quale è 1400000 volte più grande del glo¬ bo, che noi abitiamo; oltredichè la luce, che egli diffonde è di una tal sottigliezza, che la nostra immaginazione non può in alcun modo percepirla. Ammessa adunque l’ipotesi Newto¬ niana noi passeremo a conoscere, e spiegare le proprietà, e gli effetti della luce dividendo quanto siam per dire nelle tre parti, in cui l’Ottica vien divisa vale a dire l’Ottica così detta, la quale considera la luce ne’ corpi luminosi, la Diottrica, che n’esamina gli effetti ne’ corpi diafani, e la Catottrica, che la riguarda ne’ 200