Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/198

Da Wikisource.

621 vjli antichi Filosofi d’altro in ordine all’attrazione discor¬ rer non sapeano, che del magnetismo. Nè i singolari suoi feno¬ meni indegni erano alcerto di esser sottoposti al critico esame de’ Fisici. Vedesi difatto, che ogni calamita ha due poli, chiama¬ ti l’uno polo Artico, e l’altro polo Antartico, e talvolta ancor più di due, ne’ quali consiste tutta la forza della sua attrazione. Separata la calamita in più parti ciascuna di queste parti acqui¬ sta i suoi poli. Sospesa la calamita ad un filo essa va tostamente a collocarsi in modo che il suo polo Artico sia rivolto verso set¬ tentrione, e il suo polo Antartico verso mezzodì. Avvicinate l’una all’altra due caiamite i due poli di diverso nome si attrag¬ gono scambievolmente quelli del nome medesimo scambie¬ volmente si fuggono. La meravigliosa affinità della calamita col ferro, la sua quasi dissi prodigiosa tendenza al polo, nella quale puranco si osservano benespesso delle mutazioni tener dovea- no giustamente occupati gli antichi Filosofi nell’indagarne la 224