Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/267

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DISSERTAZIONE SOPRA ALCUNE QUALITÀ DELL’ANIMO essendo in esse riposto il suo vero bene. Potrà qui richiedersi se l’uomo possa dirsi amico di se stesso, al che noi risponderemo, |791 che ricercandosi a formar l’amicizia la scambievolezza, l’uomo non può chiamarsi amico di se medesimo non potendo darsi scambievolezza nell’amor di se stesso. Dalla definizione poi dell’amor di se stesso chiaramente comprendesi, che l’uo¬ mo sebbene amar possa l’amico quanto se stesso, nondimeno ama con più forza se stesso, che l’amico, mentre la forza dell’e¬ lezione, che ci trae ad amar l’amico non può per se medesima equivalere alla forza dell’istinto, che ci spinge ad amar noi stes¬ si. Contuttociò non può dirsi, che l’amor di se stesso si oppon¬ ga all’amicizia giacche l’uomo essendo spinto da questo a ri¬ cercare il proprio bene, ne verrà tratto ancora a ricercar l’ami¬ cizia la quale è uno de’ maggiori beni, che l’uomo in vita pos¬ seder possa. Tali sono i pensieri dello Stagirita Filosofo sopra quelle qua¬ lità dell’animo umano, che considerate in se stesse non posson dirsi nè vizj nè virtù; pensieri che con ogni industria cercam¬ mo ]8o| di brevemente compendiare, ed accuratamente diluci¬ dare.