Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/314

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DISSERTAZIONI METAFISICHE mo, ed infinito. Dio conosce dunque se medesimo, e tutto ciò, che ad esso appartiene, nè questa cognizione è confusa, o succes¬ siva come quella, che ha di se medesima l’anima umana, la quale non può con un atto unico ravvisare, e conoscere tutte insieme le sua proprietà, cosa, che al solo Ente Supremo essenzialmente conviene, ma distinta, e simultanea, cioè capace di distinguere, e conoscere tutti i di lui attributi con un atto unico, e solo. Dio conosce eziandìo tutti gli enti, nè questa cognizione si estende soltanto agli esseri realmente, ed attualmente esistenti, ma ancora agli esseri meramente possibili, ed è ancor essa di¬ stintissima, e simultanea. Dio conosce tutte le verità, la loro unione, il loro seguito, la loro corrispondenza per mezzo di una ragione assolutamente somma, ed infinita, la quale fa, che egli con un atto |6o| unico conosca simultaneamente il principio, e la conseguenza senza far passaggio dall’uno all’altra. Egli è infatti evidente, che la ra¬ gionevolezza è una perfezione dell’anima umana, il che non può mettersi in dubbio, e posto ciò convenendo all’Ente supre¬ mo tutte le perfezioni in grado assolutamente sommo vedesi chiaramente convenire a Dio un eminente perfettissimo razio¬ cinio ad ogni umano intelletto incomprensibile. Dio conosce perfettamente, e prevede il futuro giacché avendone ancor l’uomo qualche benché debole cognizione Dio, che tutte le perfezioni essenzialmente contiene in grado eccellentemente sommo deve questa altresì possedere scevra di ogni imperfezione. Dicesi scienza di visione, o previdenza quella, per cui Dio prevede le cose future, ed appellasi scienza 338