Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/316

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DISSERTAZIONI METAFISICHE questa infinita Divina Sapienza, giacche «neque Deus Omnipo- tens ullo modo sineret mali esse aliquid in operibus suis, nisi usque adeo esset omnipotens, et bonus ut bene faceret edam de malo» come il grande S. Agostino esprimesi nel capo n. del suo Enchirìdio. \6i \ Dio è un essere semplicissimo, e spirituale giacche qual¬ sivoglia Ente materiale, e composto involge imperfezione nel¬ le parti ed un essere perfettissimo non può contenere nella sua essenza imperfezione alcuna. Dio possiede in grado eminente e la potenza, e la giustizia, e la veracità, e la clemenza perfezioni, che appartenendo in qual¬ che modo ancora all’uomo debbono secondo lo stabilito prin¬ cipio contenersi nella essenza Divina in grado assolutamente sommo. Dio è beato, giacche, «egli, come esprimesi un moderno scrittore, se stesso comprende, che è infinito vero: se stesso ama, che è in¬ finito bene: da tal conoscenza, ed amore unagioja infinita ridonda: tutto ciò la vera beatitudine costituisce; e tutto ciò è una cosa stessa in Dio, cioè la sua medesima essenza: dunque Iddio è beato, ed essenzialmente beato, e infinitamente beato. 1641 Iddio, segue egli, è la beatitudine delle creature ragionevoli: giacché essendo la beatitudine, 0 sia ultima felicità uno stato perla com¬ prensione di tutti i beni perfetto, e questi beni tutti trovandosi in Dio, ch’è l’Essere perfettissimo, chi giugne a possederlo, veggendolo è piena¬ mente felice; poiché non v’ha più desiderio alcuno in lui, che non sia del tutto satollo: siccome per ciascheduno scorrendo dimostra S. Tommaso. Iddio adunque è la nostra sovrana beatitudine». Dio è immenso, ed esiste in ogni luogo «perciocché, al dir del¬ 340