Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/36

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dissertazioni metafiche

non implica in se medesima alcuna contradizione. L’essenza delle cose possibili, ed impossibili dal chiarissimo P. Francesco Suarez vien definita «primum ac radicale, et intimum principium omnium actionum, et proprietatum, quae rei conveniunt». Se però a tutto ciò, che sussiste attribuir si può il nome di ente non così può l’esistenza attribuirglisi poiché, come afferma il volgare scolastico assioma, dalla possibilità dell’essenza di un ente non può dedursi la sua esistenza, come dalla medesima può dedursi la sua possibilità.

L’esistenza vien definita il compimento della possibilità, ovvero l’attualità di un essere. La possibilità delle cose è, al dir dell’Abate Sauri «estrinseca, ossia rispettiva, ed intrinseca, ossia assoluta, o primitiva. La possibilità intrinseca consiste nella sociabilità degli attributi, oppure consiste in questo, che l’essere considerato in se stesso non richiude veruna contradizione. La vera essenza, e la sociabilità degli attributi sia ella attuale, o possibile costituiscono una sola, e medesima cosa. La possibilità poi estrinseca consiste in questo, che un qualche essere è idoneo a ricevere l’esistenza, e può esistere. Ora dipende dalla volontà Divina che un essere intrinsecamente possibile riceva, o no l’esistenza, e conseguentemente si vede, che la possibilità estrinseca dipende affatto da Dio». Dal Divino volere adunque dipende, che un ente possibile esista, o non esista, non così però, che una cosa