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II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA materia eterea in girando intorno per allontanarsi il più che sia possibi¬ le dal centro, caccia verso di esso tutti i corpi, che incontra meno atti al moto, sostituendoli in suo luogo. (...) Quindi chiamano gravi quei cor¬ pi, che dalla forza dell’etere, che si muove, sono cacciati al centro della terra. 13. Pace i, ii, c. xvi, § 14, 197 (Gravità, § 6): Finalmente una pietra solo sotto l’equatore caderebbe direttamente verso il centro della terra, e in ogni altro luogo ella scenderebbe secondo i circoli paralleli all’equatore, e alla fine sotto i poli nè pur verrebbe a ca¬ dere verso la terra. 14. Pace i, ii, c. xix, § 2, 219 (Estensione, § 2): [il vuoto] è impugnato da Aristotele, e da Cartesio, che lo stima assolutamente impossibile. 15. Pace i, ii, c. xix, § 3, 219 (Estensione, § 4): 3. Fanno però ogni sforzo alcuni de’ Filosofi per mostrare con esperienze l’evidenza del voto; ma si è sempre mai facile, e pronta la risposta, perchè dove essi asseriscono il voto, sempre almeno vi si ritrova l’etere sustanza sottilissima, o qualche altra mestura di effluvj, che di leggieri penetrano, e passano per i pori de’ corpi. 16. Pace i, ii, c. xix, § 9, 222 (Estensione, § 5): 9. (...) L’etere, da cui empionsi i voti degli altri corpi, ha pure anch’egli i suoi voti; or chi gli riempie? Non altro etere più sotti¬ le; perchè di questo medesimo si può dimandare chi riempia i suoi vani; e così anderemmo in infinito; dunque necessariamente deb- bonsi ammettere i voti. 17. Pace, Fis. 111, t. v, c. 11, 211 (Bestie, § 24): Eccoci all’opinione più celebre, e più stravagante che sia giammai comparsa nel teatro della fisica naturale. 430