Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/488

Da Wikisource.

II ■ RACCOLTA ANTOLOGICA quello, che ne conduce in qualche modo alla felicità. Ora essen¬ do, secondo essi, la felicità posta nella sola virtù, a cui senza dubbio non può mai condurne l’azion disonesta, ne segue di necessità, che l’azion disonesta non possa giammai esserutile. Ma questa ragio¬ ne sarà nulla, qualor si neghi, che la felicità consista nella sola virtù. 22. Zanotti ii, c. i, 35 (Virtù in generale, § 1): Tra le molte verità, che si paran dinanzi alla mente, n’ha al¬ cune, che si chiamano speculative, et altre, che si chiamano pra¬ tiche. 23. Zanotti ii, c. i, 35 (Virtù in generale, §§ 2-3): Le speculative son quelle, che ci mostrano una certa cosa essere in un certo modo, e niente impongono, che per noi far si debba: come que¬ sta: i pianeti girano intorno al sole, e questa: l’aria è grave; e questa: ogni triangolo ha tre angoli eguali a due retti, che tutte sono verità speculative. Le verità pratiche sono quelle, che ci impongono di far qualche cosa, come questa: bisogna dare aju- to a gli amici; e questa: la parola data è da mantenersi; ed altre. 24. Zanotti ii, c. i, 35-36 (Virtù in generale, §§ 4-6): Siccome tra le verità speculative n’ha di quelle, che si conoscono perse stesse, e si tengon per vere, quantunque non se ne adduca prova niuna, anzi si assumono esse a provar le altre; onde principj si chiamano; così parimente tra le verità pratiche n’ha di quelle, [che] si manifestano perse medesime, senza aver bisogno di dimostrazione niu¬ na, anzi da esse argomentando si raccolgon tutte le altre, onde prime verità pratiche posson dirsi. Queste prime verità pratiche con tutte le altre, che da esse argomentando si raccolgono, so¬ no ciò, che comunemente si chiama onestà; e tutte si dicon re¬ gole dell’onesto; e quelle prime principj dell’onesto, et anche principj della morale. 510