Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/511

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FRANCESCO MARIA ZANOTTI preso lo stesso nome, è gran quistione, (...). E già dalla pruden¬ za, e dall’arte la distingue senza alcun dubbio, volendo, che la sapienza versi intorno alle cose necessarie, eterne, immutabili, universali, intorno a cui non versano nè l’arte, nè la prudenza. E pare ancora, che ab¬ bia voluto distinguerla dalla scienza, avendo detto, che la scienza versa non già intorno ai principj, ma solo intorno alle conseguenze, e che la sa¬ pienza versa intorno all’une, et agli altri; (...). 120. Zanotti iv, c. viii, ii6 (Virtù intellettuali, §§ 36-37): (...); alcuni l’hanno attribuito [il nome oocpìa] a qualunque arte 0 scienza, che si possegga in grado sommo, onde sapienti son chiamati anche gli scultori. Altri sotto questo nome hanno inteso la coorte di tutte le morali virtù. 121. Zanotti iv, c. viii, 117 (Virtù intellettuali, § 38): E quindi potrebbe alcuno argomentare, che secondo Aristo¬ tele la sapienza dovesse confondersi con l’intelletto e con la scienza presi insieme; come fosse la sapienza non altro, che un intelletto pre¬ stantissimo congiunto ad una scienza prestantissima, (...). 122. Zanotti iv, c. viii, 117 (Virtù intellettuali, § 39): Io dico pertanto, tale sapienza non altro essere, che la metafisica, la qual certo versa intorno alle cose prestantissime, e nobilissime; versando intorno alle verità, che sono eterne, et immutabili; onde subito si vede distinguersi essa dalla prudenza, e dall’arte. E perchè la metafisica salendo più in alto, che le altre scienze, cerca le ra¬ gioni de iprincipj, egli dimostra; per ciò pare, che si distingua an¬ che dall’intelletto, e dalla scienza; poiché l’intelletto considera i principj, e la scienza gli segue, senza dimostrarli. 123. Zanotti v, c. i, 119 (Qualità dell’animo, § 1): Molte e molto varie sono le qualità dell’animo, le quali quantun¬ que belle e pregevoli, non si vogliono tuttavia porre tra le virtù, come nè meno tra vizj i loro contrarj. 533