Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/62

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DISSERTAZIONI METAFISICHE


possono esse operare separatamente come oprarebbono se fossero insiem congiunte. Ma se però si ammetta, che i bruti abbiano un’anima immateriale come può avvenire, che le parti di un lombrico diviso tornino a vivere? Forse dovrà dirsi, che una sostanza immateriale possa dividersi in tante parti in quante vien diviso il lombrico? Ciò sarebbe un assurdo, e se questo non può affermarsi affermar non si deve neppure, che l’anima delle bestie sia immateriale. Inoltre qual sarà la sorte dell’anima dei bruti dopo il fine della lor vita? Forse dir si deve che desse sieno immortali? Forse, che debbano godere, o patire secondo le loro buone, o cattive azioni? Tutto ciò sarebbe un’assurdità. Forse dovrà affermarsi, che da un bruto passi l’anima in un altro così che si ammetta la Metempsicosi soltanto nelle bestie? Ma qual sarà il destino di queste anime alla fine del mondo? Forse si dirà, che Iddio le annichili? ciò sarebbe direttamente opposto alla volgare opinione cioè, che Dio nulla distrugga di ciò, che ha creato. Posta adunque l’immaterialità delle anime dei bruti non si può in alcun modo determinare qual sia il fine, a cui son destinate dopo la loro morte. Questa incertezza vien tolta se si ammetta, che i bruti non operano, che per un semplice meccanismo; poiché sconvolta per qualunque intrinseca, o estrinseca cagione la macchina del loro corpo a lui si rende impossibile l’operare, nel che consiste la vita dei bruti, ed in questo modo essa ha il suo termine.

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