Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/99

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DISSERTAZIONE SOPRA IL MOTO sgradevole all’uomo, che non desiderasse l’adempimento di questa ipotesi. Nondimeno io sono obbligato ad affermare non solo, che ciò sarebbe un assurdo, ma a stabilire ancora sopra la falsità di questa proposizione la sede d’un principio, che sarà sempre immobile, ad onta de’ maggiori sforzi degli ostinati av¬ versai]. |i8|Ecco brevemente esposta la dottrina del moto, in cui però non trattasi della discesa de’ gravi, e di quelle altre proprietà, di cui il parlare sembrami appartenere piuttosto ad un ragiona¬ mento intorno alla forza di gravità, e d’attrazione, che ad un breve discorso intorno al moto. Raccogliendo adunque ciò, che finora trattammo; io affer¬ mo doversi abbracciare la definizione del moto proposta dai Gassendisti, ammetto l’Ente Supremo come prima causa di qualsivoglia moto, che avvenga in tutto l’universo, negando però quelle conseguenze che da ciò deducono i Cartesiani, ed opponendo ad esse le acconcie distinzioni, e gli opportuni ar¬ gomenti. Stabilisco, come principali leggi, e proprietà del moto quelle, che di sopra accennai, e rigetto come inutile, o falsa ogn’altra di quelle, che da’ Cartesiani vengon proposte. Affer¬ mo l’esistenza della Forza d’inerzia e ciò, che da essa deducesi, cioè che Vazione esser deve contraria, ed uguale alla '19] reazio¬ ne, ed ammetto finalmente tutto ciò, che già dissi intorno ai varj fenomeni, ed osservazioni concernenti il moto. 125