viglio che Roma ti abbia poco soddisfatto, come conosco dalla
tua lettera, e come mi dice anche la Contessa. Quanto a lette-
ratura poi, avrai ben veduto che in Roma ella è un nome e non
un fatto, e se in tutta l’Italia ella è poca cosa, in Roma è nulla.
L’ultima volta che vidi Marchetti, mi domandò di te, e mi entrò
in discorso della tua traduzione di Cornelio Nepote, e parve
che per mio mezzo volesse domandare scusa a te delle cose incivili
che ti aveva dette a quel proposito. Ilo qui, giuntomi da Milano,
il Dalle Celle che commisi per te, e vale due franchi.1 Mi dirai
a chi lo debbo consegnare, o se vuoi che lo conservi cogli altri
tuoi libri che ho. Io sto di salute al solito, e non ispero più di
guarire prima della state. Addio, caro e divino amico. Voglimi
bene e scrivimi, e sopra tutto sta bene. Addio, addio
802. |
Di Monaldo Leopardi. |
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Recanati, 23 dicembre 1825. |
Mio caro figlio, Io mi lusingavo di continuare a darvi notizie un
poco migliori del vostro e mio carissimo zio Ettore; ma le disposizioni
di Dio, dirette sempre al nostro bene, non sempre corrispondono ai
nostri desiderii. Rimesso quasi del tutto dal colpo leggiero di apoples-
sia, che lo toccò il giorno 25 novembre, incominciava ad alzarsi; ma
il martedì 13 corrente gli si arrestarono inaspettatamente le urine, e
tutto è stato inutile per richiamarle. Soffrendo con ammirabile
pazienza, munito più volte dei SS. Sacramenti, è passato alla vita eterna
la sera dei 20, tre quarti d’ora dopo l’Avemaria. Raccomandatelo al
Signore, perchè vi amava assai; e gli ultimi saluti, datigli a nome vostro
furono una consolazione per lui. Quanto io sia addolorato, potete
immaginarlo conoscendo il mio cuore e la tenerezza che ho avuta per
tutti i miei cari congiunti. Sia lodato Iddio, che nell’amata persona
del zio mi ha tolto il rappresentante di tutti i miei maggiori, e mi ha
avvertito che, nell’ordine di natura, io sono quello della famiglia, per
cui si dovrà il primo riaprire il sepolcro. Addio, mio caro Giacomo;
abbiate la mia benedizione. Tutti stiamo bene. Vi abbraccia di cuore
il vostro affezionatissimo padre.