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Ad Antonio Fortunato Stella. |
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Sig. ed Amico preg.mo.
Alla favorita sua dei 28 p.° p.°. Consegnai al Sig. Moratti
il 20 volumetto del Petrarca, e con questa gli consegno, racco-
mandandoglielo caldamente, il ms. dell’Epitteto, che ho ben rive-
duto e corretto, alzandomi a bella posta da letto. Confesso che
ne sono stato soddisfatto assai: almeno è certo che io non saprei
far di meglio. Avrei molto caro che Ella ne fosse contenta altresì,
e che le piacesse il mio parere, che sarebbe di stamparlo così
come io gliel mando, in una edizioncina elegante, la quale cre-
derei che non dovesse avere cattivo incontro. Altrettanto farò
poi p[er] l’Isocrate, che sarà un altro volumetto un poco mag-
giore, e che si potrebbe stampar nella stessa forma, rinunziando
al progetto della Scelta dei Moralisti, la quale trovo che avrebbe
molte difficoltà, e fra le altre l’assoluta mancanza di buone edi-
zioni de’ classici in questa città, come l’ho conosciuta essere
ancora in Milano. Non potrei neanche indicarle le edizioni che
si potessero procacciare di fuori, essendo io qui sprovveduto
di ogni libro filologico. Forse Ella mi accuserà di un poco di
volubilità. Ma almeno è certo che anche abbandonando l’idea
della Scelta, io non avrò perduto però le fatiche fatte p[er] essa,
dando in separate edizioncelle le operette che io voleva riunire
in un sol corpo. Se mai p[er] accrescere il volume dell’Epitteto,
Ella volesse aggiungervi la mia Comparazione delle sentenze di
Bruto e di Teofrasto (cosa che ha relazione colla filosofia stoica,
e che in Lombardia non ha potuto esser conosciuta), Ella me
lo indichi, e nel riveder le prove di stampa, io vi farò quei miglio-
ramenti che tengo già preparati p[er] una 2.a edizione. - Si
vorrebbe sapere se si potessero aver separate le due annate 1816
e 1817 dello Spettatore straniero e italiano, e quale sarebbe il
prezzo o di queste due annate, o vero dell’intero corpo se quelle
non si possono dar separate. - Ella forse si ricorderà che io le