trovò voi che sarete stato due passi lontano. - Mamma e Babbo vi
salutano tanto, e vi pregano a gradire e scusare. Vi porterà pure una
certa scatola da tabacco, che fu regalata tempo fa a Babbo dalla Roberti,
e a cui egli crede che farà bene l’aria di Bologna. - Caro Muccio, mi
vuoi più bene? Ora già ti diverti più che mai; sei in mezzo al gran
mondo! - Oh qu’heureux que tu es! Mi hanno detto di scriverti pro-
prio quando si sta per mandar via e lettera e fagotto. Non so se Carlo
vi abbia scritto con questa occasione, benché abbia detto di no. - A
momenti parte Torri con la moglie, la Galamini vecchia e Mecuccio
per Firenze, Livorno, ec., a solo fine di mostrar denari, e con tutto
che Antonietta sia gravida di sette mesi. - Addio, Mucciaccio mio.
Il dirti quanto noi ti amiamo, ed io ti ami, la è cosa che tu già sai,
ma che pure vorrei ripeterti sempre. Credimi dunque che io ti ho sem-
pre in mente, e nel cuore.
Amatissimo signor Padre. Ho ricevuto la carissima sua dei 21.
Ella dev’esser certa della mia piena segretezza circa l’affare della
Rinunzia. RingraziandoLa poi sinceramente e vivamente della
bontà con cui Ella mi ha destinati i Benefizii e desidera ch’io
li ritenga, le confermo la mia intenzione di rinunziarli per non
portare i pesi annessi ed indispensabili. Quello che io farò, sarà
di tenermi in casa per questo tempo, senza uscire se non inta-
barrato. A Lei non mancano cagioni da allegare circa la mia
rinunzia, né ha bisogno che se le suggeriscano. Se Ella dirà che
io aveva sperato di ottener delle dispense, avute le quali, avrei
conservati i benefizii, ma che intendendo che queste non si accor-
dano, non ho voluto ritenerli un momento, dirà pur la semplice
verità. Ella mi leverà una spina dall’anima quando (senza però
precipitar l’affare più che Ella creda bene) mi avviserà di aver
dato corso alla Rinunzia.
Desidero sentir pienamente guariti i fratelli. Qui abbiamo
gran freddo, che da otto giorni in qua cresce sempre. Io mi ho