prata la nfa salute. Io Figlio mio la credo, e da questo sangue prezioso
attendo il perdono dei miei molti Peccati. Iddio che tanto generosa-
mente ha patito per noi sigilli la sua santa Fede nel cuore di tutti voi
miei figli, e dandomi qui in terra la gloria di vedervi suoi sinceri ado-
ratori, mi dia in Cielo il gaudio di vedervi tutti sublimati in un seggio
assai più alto di quello al quale può aspirare la mia miseria. Addio.
Tutti stiamo bene. Abbiate la Benedizione, e gli abbracci del
vro Affettuosiss.0 Padre
Amatissimo Sig. Padre
Rispondo all’ultima sua carissima dei 28 dello scorso. Il Cava-
lier Marini all’aspetto è un uomo d’età fra i quarantacinque e
i cinquantanni; di viso non affatto giovanile, ma niente vec-
chio; fisonomia molto amabile e per lo più ridente; occhi vivi;
colorito sanissimo; complessione forte; statura mediocre e per-
sonale proporzionato. Tutto insieme, avuto riguardo al solo
fisico, è dieci volte più amabile di quel che fosse Peroli. Ma
perchè gli uomini si rendono aggradevoli colle maniere molto
più che col semplice aspetto, le dirò che le maniere del Cav.
Marini sono piacevolissime, e che il Cav. avendo sempre trat-
tato e trattando con ogni genere di persone, ed anche nella Corte,
possiede ottimamente l’arte di farsi amare. Quanto al carattere,
io non saprei desiderare in lui cosa alcuna; anzi trovo in lui molto
più e molto meglio di quello che avrei mai potuto sperare in
un uomo di mondo e di lettere. Il Cav. è disingannato affatto
del mondo e della società, ed ella se lo deve immaginare princi-
palmente sotto questo aspetto. I suoi piaceri e i suoi desideri
sono l’amicizia sincera, la pace domestica e i sentimenti del cuore
che in lui sono vivissimi. Amava svisceratamente la sua moglie
benché zoppa e brutta, e s’attristò della sua morte in modo che
non trovava consolazione: io stesso l’ho veduto piangere sopra