l’altra a Giordani per di lei commissione. Avrete i due opuscoletti uni-
tamente alla presente col mezzo del S.r Viviani.
Mi vien detto che Pepoli abbia fatto una bella Canzone, una bella
ode, e duemila versi sciolti ugualmente belli in morte di una figlia del
Cav.c Stracchi, la quale era in un Convento. Io non vedo più nulla.
Sono tutto stamperia e libreria, poiché l’ordinar l’una e l’altra e il prov-
vederle dell’occorrente è affare che ha molto dello scabroso.
Addio carissimo. La mia famigliuola ti si fa serva: così fa d. Luigi
che è sempre qui per veder di finire l’impianto nostro, cioè della nostra
officina, alla quale manca denaro, perchè si vende meno di pochis-
simo, sia del Monti, sia di altri libri. Le doglianze de’ librai sono gene-
rali. Io cerco di vendere o d’ipotecare i miei beni, e ancora non mi
è riuscito. - Addio addio.
il tuo vivamente affezionatissimo Amico
P. Brighenti
1118. |
Di Monaldo, Carlo e Pierfrancesco Leopardi. |
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Mio Caro figlio.
La Cara vra delli 24. si ricevè da me, e si accolse da tutti come
una festa, perchè ci teneva veramente angustiati la mancanza delle vre
notizie dopo che le ultime ci avevano lasciati inquieti sul male starvi
degli occhi e dei denti. Ma già da quest’ultima Lett.a ricevuta inco-
minciano a scorrere i giorni rapidamente, e incominciano a risorgere
le nre inquietezze, perchè se nella lontananza si teme sempre che da
un ordinario all’altra possano accadere delle novità, molto più se ne
teme quando frà l’una e l’altra Lettera corrono intervalli di mesi.
Abbiate dunque pazienza se io vi domando di trovare un modo per farci
vedere i vri caratteri con più frequenza, bastando una riga per tenerci
contenti, ma non potendo accomodarci a questi troppo lunghi, e penosi
silenzi i.
La Mamma, grazie al Sig.rc è guarita del tutto dall’incomodo del
suo piede, e stà bene come tutti, che passiamo in buona salute una
estate assai più calda del solito nel nostro clima. Io ho quasi finito
il mio lavoro in confutazione della revisione Mazzanti e ne spera buo-
nissimo esito. Il Govre che abbiamo in luogo di lui è ottimo galan-