Abbiamo qui avuto oggi un caldo d’inferno: stando in casa mi son
mutato 4 volte -
Addio.
G.R.
9 Luglio - Vi prego dell’acclusa.
1309. |
Di Giovanni Rosini. |
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[s.d., ma Pisa, inizio di luglio 1828] |
A. Carmo
Convien che io mi faccia un tacca [sic] sul naso p[er] non incorrer
più nell’idiotismo di usar il verbo scampare coll’articolo a.
Eccovi parte della Conversazione E p| eriche temerei a questi
caldi di far cosa scipita, e p[er]chè voglio farne dir parole di lode, ho
pensato di porre in bocca della Barbara p[er] musica i Versi del Meli alla
Luna. - Sono un po’ del genere di quei tempi. Gli aveva già fatti, ma
non stampati: li ho corretti, ma han bisogno ancora della lima -. Ad
onta del Leone, che apre già le granfie al Sole, lavoro 8, e 9 ore al
giorno - crescendomi stranamente in mano la materia. - Godo che
l’episodio vi sia sembrato a proposito - e così rimbrunito il muso di
quel tristo cognato. - Addio. Saluterò tutti quando li vedrò.
G.R.
1310. |
Di Adelaide Maestri. |
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Mio ottimo Amico. Vi ringrazio di tutto cuore della premura che
dimostrate d’avere le mie nuove. Posso assicurarvi che ora la mia salute
è sufficiente, ed è sì vero, che jeri ho potuto fare una lunga passeg-
giata senza soffrirne. L’ultima vostra che ci è giunta, dalla quale mi
pare di potere argomentare che la vostra salute sia alquanto miglio-
rata, ha contribuito non poco al miglioramento mio. Giudicate, dal-
l’ottimo effetto di questa, quale possa averne prodotto in me l’altra
vostra che mi avete indirizzata. Oh mio amico, quanto dolore ho sof-