1386. |
Di Carlo Emanuele Muzzarelli. |
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Chiarissimo Signore
L’Accademia Latina, di cui ho l’onore di essere Presidente, è venuta
nella determinazione di celebrare le lodi del sommo poeta Vincenzo
Monti, già suo socio corrispondente, rapito non ha guari all’Italia, e
alle Lettere, fra il compianto universale. Sono pertanto a pregar Lei,
chiarissimo Collega, a voler dettare alcun verso ad onore di quel grande,
doloroso, ma necessario tributo alla di lui memoria. Nella speranza
di essere favorito, Le ne anticipo, anche a nome dell’intera Accade-
mia, le più vive azioni di grazie, e con piena stima me Le offero
Devmo Afflino Servitore
C.E. Muzzarelli
Roma 3 cibre 1828
1387. |
A Monaldo Leopardi. |
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[Firenze] 4 Novembre [1828] |
Mio caro Papà.
Fra 405 giorni, se piace a Dio, partirò da Firenze. La terza
sera sarò a Perugia. Là mi fermerò uno o due giorni o tre, per
riposare. Poi partirò per Recanati, che sarà un viaggio di altri
304 giorni al più. Prima di muovermi di qua, le scriverò ancora
una riga di avviso. Durante il mio viaggio Ella non stia in alcuna
pena per me, perchè mi avrò tanta cura, e viaggerò con tanto
comodo, da non correre maggior pericolo, che se stassi fermo.
Qui, da più d’una settimana, fa il freddo precisamente di Gen-
naio, il che mi ha obbligato a ritardare d’un poco la mia par-
tenza. Mi raccomandi al Signore, e mi benedica, insieme colla
Mamma.
Il suo Giacomo