Scrivendo a Stella ditegli che lo riverisco, che ormai i suoi conti
sono in pronto, e che al suo arrivo qui nel corr.e mese, liquideremo
le partite di persona, e combineremo il modo del pagamento. Se cre-
deste fargli cenno della edizione Monti per sentire come la intende,
lo gradirei, ma vi supplico fargli conoscere i.° che molto innanzi la
sua ediz.tt io aveva concertato per la mia. 2° Che essendo la mia di
tutte le opere, e non ammessa in Lombardia, credo bene non ne abbia
danno, e qui poi cercai di giovargli facendo vergognare il Cardinali
della ristampa che aveva ideata del suo Petrarca. 3° Che se ne volesse
delle copie (del mio Monti) gliele darò volentieri, e le manderò dov’esso
m’indicherà.
Avvertitelo che il conte Saffi vuol egli ritirare in Milano il seguito
di una associaz. al Cicerone, di cui ebbe da me 2. volumi, e fategli
avere per favore l’unito libretto.
Addio Amicissimo, addio.
il vro B.
Scrivendo al Roverella, fategli i miei Saluti, e per mia parte anche
quelli di Giordani. Ditegli che attendo poi risposta alla mia del 18. e
sulla Mascheroniana, e sull’avere scritto al Monti conforme lo pregai.2
1474. |
Di Antonietta Tommasini. |
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Caro Leopardi
Mi sembra un secolo di non avervi spedito i miei caratteri e di essere
priva de’ vostri. Questo reciproco silenzio non verrà sicuramente inter-
pretato come raffreddamento di nostra amicizia. Io potrei addurre
molte ragioni per mia discolpa: ma crederei di gettare le parole e il
tempo; imperocché voi mi conoscete, e sapete qual conto fo di voi,
e della vostra amicizia. Ferdinando ha ricevuto una lettera da Gior-
dani, ed in essa le vostre nuove: ma purtroppo non sono come io vor-
rei; perchè egli dice che non avete neanche salute, e che siete assai
malinconico, dovendo vivere in paese contrario affatto alla vostra
maniera di pensare. Mio amico: fate capitale delle offerte che vi fece