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Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/43

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Il Paco che mi ricerchi mi giunse venerdì. Ho levato da esso le solite 2. copie Petrarca per Pepoli e Lapi. Il resto te lo spedisco ma per la Diligenza, non avendo mezzo migliore, dacché lo brami con sollecitu- dine. Avrai avuto dalla posta un pachettino di fogli da correggersi pro- venutimi da Stella.1 Oggi appunto ho dato le disposizioni per la pubblicazione del tuo libro, giacché ora posso farlo senza violare le precauzioni prefissemi.2 Trovai la marchesina Zambeccari, ed essa si è incaricata di conse- gnare il libro e il vigliettino a quel S.re di Milano, tosto che arriverà. La mia famigliuola ti riverisce senza fine, e tutti ti desideriamo. Marchetti ti dice mille cose. Io ti abbraccio, e più col cuore che con la penna mi confermo in fretta il tuo Ammiratore e Amico vero. P. Brighenti I miei ossequi a’ tuoi Signori e Signore. Niuna novità letteraria; all’infuori che un Rossetti di Trieste ha invitato varj letterati a ripar- tirsi la fatica di tradurre le opere latine del Petrarca; fra questi siete voi, ma pare che vi abbia diretto la lettera a Milano. Ciò a norma. Di nuovo addio.

1037. Di Antonietta e Giacomo Tommasini.
Bologna adì 6 Gennajo 1827.

Sig.r Conte ed amico pregiatissimo Il timore di abusare di sua gentilezza mi avrebbe forse ritenuta dal ringraziarla del dono che m’ha fatto de’ suoi caratteri, e più de’ senti- menti di amicizia che vi ho trovati, se un bisogno del mio cuore non mi spingesse ad augurarle, nel cominciare di quest’anno, tutti que’ beni ch’Ella può desiderare, e principalmente la conservazione de’ suoi giorni tanto utili all’Italia, e tanto preziosi per chi ha il bene di godere di sua amicizia. Oh come vorrei che mi si presentasse qualche occa- sione onde farla certa del conto in che io la tengo! I lo provato un vero dispiacere rilevando dal di lei foglio che Ella è incerta sul ritornare a Bologna. Ma perchè punire tante persone le quali si tengono fortu-