Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/439

Da Wikisource.
1487. Di Adelaide Maestri.
Bologna 10 Agosto [1829]

Mio caro Leopardi. La mamma parla spesso di Voi con affetto grande. Essa va dicendomi di volervi scrivere, e che io potrò aggiun- gere alcune righe alla sua lettera; ma io non posso più tardare a pre- garvi di darmi nuova della salute vostra, la quale mi tiene in una con- tinua inquietudine. Oh mio Amico, non posso dirvi in quale condizione si trovi al presente l’animo mio! La cara vostra dei 22 m’è stata cagione di grande rammarico; il quale si è fatto tanto più grave, e dura tutta- via, quantochè mi trovo nella impossibilità di vedervi, di prestarvi qual- che conforto, e d’avere continuamente le vostre notizie. Il mio cuore fa voti ardentissimi perchè vi sia ridonata la salute, e nel tempo stesso m’arrabbio contro il destino che regge questo basso mondo, veggendo i buoni perseguitati, maltrattati, addolorati: i tristi ricolmi di beni e di prosperità. Nè io comprenderò mai come la virtù abbia quaggiù il doloroso retaggio delle malattie, delle sventure, e sia segno mai sem- pre ai malefici influssi del cielo, e alla tristizia degli uomini. Ma che sto io mai trattenendovi con inutili parole in un tempo forse, che pur- troppo l’indisposizione vostra non vi permetterà d’occuparvi. Non mi lasciate mai lungo tempo senza tenermi informata dello stato vostro; ve Io raccomando con tutto l’animo. Non vi prego d’inviarmi lunghe lettere. Per ora mi basteranno poche parole che mi parlino unicamente della vostra salute. Probabilmente io partirò per Parma in sul princi- pio della prossima settimana; a ogni, modo, finché non vi scriveremo da Parma, indirizzate pure a Bologna le vostre lettere. Quando ci scri- verete, non parlate di questa mia. Addio mio Ottimo Amico. Oh voglia il cielo che la prima lettera ch’io riceverò da Voi possa consolarci! La Vostra Aff.'"" Adelaide La salute nostra è sufficiente. Ferdinando è a Parma, nè può sapere che la salute vostra sia sconcertata perchè s’è smarrita una lettera nella quale io gli parlava di Voi. Il papà è partito jeri per Padova, e non è di ritorno che sabato.