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Di Antonio Fortunato Stella. |
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Amico amatiss."10
Son contento assai di sentire dalla grad." sua 27 dello scorso esser
Ella contenta del mio divisamento rispetto alle Operette morali. E per
provarle in qualche modo che penso di far metter mano subito alla
stampa, le includo il discorsetto degli Editori,1 ch’io la prego di ritoc-
care e cambiare a suo piacimento, purché Ella nulla tocchi di ciò che
riguarda la sua persona, perchè di Lei mi deve permettere ch’io dica
quello che veramente io sento. Favorirà ritornarmelo presto e dirmi
se le prove di stampa di dette Opere gliele debba mandare per la posta:
il che a me pare che saria bene.
Circa aWErrata-corrige del Petrarca Ella avrà già veduto, o vedrà
presto ciò che ne dico nel fine della seconda parte:2 onde metto in
riserbo per ora la nota che mi ha mandata, e attenderò ch’Ella mi mandi
il resto.
Godo sentire che l’Antologia va innanzi e che questa sia lavoro
di suo aggradimento.
Quanto prima riceverà col mezzo del sig. Brighenti il 2.0 volume
delle Lettere di Cicerone, che fra giorni si pubblicherà unitamente al
primo volume latino. Dopo che l’avrà scorso, la pregherò dirmi il suo
sentimento.
La ringrazio dell’esemplare mandato alla Dama di Bologna.
Vo pensando anch’io alla Pasqua, ma nel tempo stesso, pensando
a cosa sì cara per me, vo pregando il Cielo di trovarmi in quel tempo
meno occupato di quel che or sono.
Riverisco la degna sua famiglia e Lei pure in nome ancora della
mia e l’abbraccio col cuore
Il suo cord."10 am.“ e serv.
Ant.° Fort.0 Stella.