Ov’ella vedesse la Marchesa Carlotta Lenzoni mi obbligherà som-
mamente riverendola per me.
Mi dia de’ nuovi comandi, ed io allora terrò ch’ella mi abbia quale
con tutto l’ossequio mi professo
Di Lei Signor Conte _ . _
Devotis. Obbl. Servo
Giovanni Mosconi.
Di Verona à dì 22 Giugno 1831.
Carissimo amico, Vi ringrazio moltissimo degli autografi invia-
timi, e credete che ve ne sono gratissimo; tanto più che me ne
avete mandati in maggior numero di quelli che chiedeva, ed
anche dei rarissimi. Si vede che la vostra corrispondenza este-
sissima, è sovra ogni dire sceltissima.
Mi ha fatto molto piacere anche il grazioso dono delle rime
funebri che mi hanno commosso tanto. Mi figuro che saranno
molto piaciute alle persone cui eran dedicate, e specialmente
il sonetto per una madre tenerissima, che a me pare superiore
a ogni altra vostra poesia di questo genere.1
Vogliatemi bene, e ricordatemi ai vostri. Addio.
Il vostro Leopardi.
Mio carissimo ed egregio amico,
Vi scrissi per la posta rispondendo all’amantissima vostra del
30 Marzo. Poi vi scrissi per mezzo del Sig. Castelnuovo, man-