Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/570

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Ov’ella vedesse la Marchesa Carlotta Lenzoni mi obbligherà som- mamente riverendola per me. Mi dia de’ nuovi comandi, ed io allora terrò ch’ella mi abbia quale con tutto l’ossequio mi professo Di Lei Signor Conte _ . _ Devotis. Obbl. Servo Giovanni Mosconi. Di Verona à dì 22 Giugno 1831.

1630. A Giovanni Rosini.
Firenze, 30 giugno 1831.

Carissimo amico, Vi ringrazio moltissimo degli autografi invia- timi, e credete che ve ne sono gratissimo; tanto più che me ne avete mandati in maggior numero di quelli che chiedeva, ed anche dei rarissimi. Si vede che la vostra corrispondenza este- sissima, è sovra ogni dire sceltissima. Mi ha fatto molto piacere anche il grazioso dono delle rime funebri che mi hanno commosso tanto. Mi figuro che saranno molto piaciute alle persone cui eran dedicate, e specialmente il sonetto per una madre tenerissima, che a me pare superiore a ogni altra vostra poesia di questo genere.1 Vogliatemi bene, e ricordatemi ai vostri. Addio. Il vostro Leopardi.

1631. A Louis de Stnner.
Firenze 30 Giugno 1831.

Mio carissimo ed egregio amico, Vi scrissi per la posta rispondendo all’amantissima vostra del 30 Marzo. Poi vi scrissi per mezzo del Sig. Castelnuovo, man-