1737. |
Di Pietro Brighenti. |
|
Mio caro Giacomo: Mille e mille cordiali ringraziamenti di tutti
noi per le premure che vi siete date onde raccomandarci a Mons. Muz-
zarelli, il quale aveva avuto la bontà di cercare di noi, innanzi che aves-
simo potuto recapitargli la lettera che avevamo per esso. Se mai ave-
ste occasione di scrivergli, vi raccomando che vogliate dirgli quanto
gli siamo grati delle urbanità usateci, che non potevano essere mag-
giori: frutto ben degno delle commendatizie di un leopardi e di un
Giordani.
Noi siamo venuti ad abitare un discreto quartiere appresso il tea-
tro Valle. So che a Voi ed al Sig.r Ranieri è notissimo, perchè è quel
medesimo che fu abitato dalla amabilissima Pelzet. Siamo in ottima
salute e si crede che Marianna debutterà colla Straniera del Bellini:
ma non si andrà in iscena che il 30. del corrente.
Di Roma abbiamo veduto alcune Strade e Chiese, che non mi sono
sembrate maggiori di quelle di Milano o di Firenze; anzi tutto in com-
plesso Roma moderna non mi ha fatto il minimo senso di sorpresa.
Moltissima però me ne ha fatto il S. Pietro, fra queste, e vorrei tor-
narvi di spesso se non fosse così lontano: sdegno il presente Campido-
glio; maraviglia il Panteon, maraviglia, e commozione grandissima il
Campo Vaccino, che rivedrò più volte e minutissimamente. Del resto
non ho veduto nulla o quasi nulla. Abbiamo di spesso il tempo cattivo.
Ho da pregarvi di un favore sommo; e se mai per la vra salute non
poteste, ardisco impegnarvi a supplicare il S.r Ranieri a non ricusarsi
di farlo. Ho saputo che da Pisa mi furono inviate a Firenze stampe
e lettere colà pervenute alla nostra direzione, mentre noi ne partimmo.
Io avevo lasciato commissione di rivoltarle a Roma, non a Firenze.
Ora mi occorrerebbe che tali lettere e stampe mi venissero finalmente
qui indirizzate. La spesa che occorrerà ve la rimborserò. Mi raccomando
molto di tal favore: ed al Sig.r Ranieri vorrete far gradire i nostri
comuni doveri e saluti più distinti. I nostri nomi già li sapete - Pie-
tro - Marianna - Anna e Maria (Galvani) Brighenti.
Una causa assai strepitosa è stata qui giudicata in favore di un Fuma-
roli contro la R.C. St. sopra una scrittura a stampa dov’è chiamata
la d.a Camera piena di ladri, assassini, con altre consimili gentilezze