1829. |
Ad Antonio Ranieri. |
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Ancora non posso aver dalla posta la tua d’oggi. La Fanny,
colla quale si parla sempre di te, mi raccomanda di salutarti tanto
tanto, e vorrebbe sapere se hai ricevuto la sua risposta. Io sto
passabilmente, salvo i poveri occhi. Addio, anima mia, mille
volte. Ti bacio e ti stringo tanto al cuore.
1830. |
Ad Antonio Ranieri. |
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Ierlaltro fui senza tue lettere. Oggi ho la tua de’ 19.' Io non
ti potei scrivere, nè ripetere intorno alla Pelzet, se non consi-
derazioni e conforti amichevoli. Lei non ho più nè vista nè udita.
Se vuoi rimandarle nudamente i ritratti, gliene farò rendere dalle
Busdraghi. Mandali se ti preme assolutamente di riavere il tuo;
altrimenti no, perchè troppo l’onori a mostrar di ricordarti di
lei. Ranieri mio, che cordoglio, che infelicità la mia, di non
poterti scrivere un po’ più che niente. Dà mille baci per me alla
gentile Calliopina,2 e ringraziala tanto del suo caro saluto.
Anima mia, addio.
1831. |
Ad Antonio Ranieri. |
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Ranieri mio. Pensa, mi dici, che presto dobbiamo riunirci
per sempre. Ben sai che questo pensiero è il mio pane quoti-
diano, E questo solo ancor qui mi mantene} La Fanny è più che