Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/773

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P. S. - Vi prego d’indirizzare la vostra risposta al Sig.r Anto- nio Ranieri Tenti Napoli. Potete essere sicuro che se farò qual- che uso della vostra lettera avrò ben cura di non compromet- tervi in alcun modo.

1879. A Monaldo Leopardi.
Napoli 5 Aprile 1834

Mio caro Papà Dopo la sua dei 23 dicembre, alla quale risposi subito,1 io non ho più notizie da casa. Questo silenzio mi conferma il dispia- cevole sospetto mossomi, come Le dissi, da un’espressione della sua ultima, che le mie lettere di quà non le giungano. Il giovamento che mi ha prodotto questo clima è appena sen- sibile: anche dopo che io sono passato a godere la migliore aria di Napoli abitando in un’altura a vista di tutto il golfo di Por- tici e del Vesuvio,2 del quale contemplo ogni giorno il fumo ed ogni notte la lava ardente. I miei occhi sono sotto una cura di sublimato corrosivo. La mia impazienza di rivederla è sempre maggiore, ed io partirò da Napoli il più presto ch’io possa, non ostante che i medici dicano che l’utilità di quest’aria non si può sperimentare che nella buona stagione. Se Dio permette che questa lettera le giunga, mi consoli subito con le sue nuove. Le bacia la mano con tutta l’anima, e mille volte saluta la Mamma e i fratelli tenerissimamente il suo Giacomo

1880. Ad Adelaide Maestri.
Napoli, 5 aprile 1834.

Mia cara Adelaide. Da più giorni correva qui voce dell’accaduto al nostro Gior- dani, ma la certezza della cosa non mi fu recata che dalla vostra