P. S. - Vi prego d’indirizzare la vostra risposta al Sig.r Anto-
nio Ranieri Tenti Napoli. Potete essere sicuro che se farò qual-
che uso della vostra lettera avrò ben cura di non compromet-
tervi in alcun modo.
1879. |
A Monaldo Leopardi. |
|
Mio caro Papà
Dopo la sua dei 23 dicembre, alla quale risposi subito,1 io
non ho più notizie da casa. Questo silenzio mi conferma il dispia-
cevole sospetto mossomi, come Le dissi, da un’espressione della
sua ultima, che le mie lettere di quà non le giungano.
Il giovamento che mi ha prodotto questo clima è appena sen-
sibile: anche dopo che io sono passato a godere la migliore aria
di Napoli abitando in un’altura a vista di tutto il golfo di Por-
tici e del Vesuvio,2 del quale contemplo ogni giorno il fumo ed
ogni notte la lava ardente. I miei occhi sono sotto una cura di
sublimato corrosivo. La mia impazienza di rivederla è sempre
maggiore, ed io partirò da Napoli il più presto ch’io possa, non
ostante che i medici dicano che l’utilità di quest’aria non si può
sperimentare che nella buona stagione.
Se Dio permette che questa lettera le giunga, mi consoli subito
con le sue nuove. Le bacia la mano con tutta l’anima, e mille
volte saluta la Mamma e i fratelli tenerissimamente
il suo Giacomo
1880. |
Ad Adelaide Maestri. |
|
Mia cara Adelaide.
Da più giorni correva qui voce dell’accaduto al nostro Gior-
dani, ma la certezza della cosa non mi fu recata che dalla vostra