Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/837

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1941. Di David Passigli.
[Firenze 9. Agosto 1836!

Pregiatissimo Sig.r Conte Avendo io deliberato di ristampare i quattro Poeti italiani in un solo Volume, e volendo porre a ciascuno un comento a lato, ho scelto di unire al Petrarca quello che V.S. ha dettato per servigio degli stu- diosi e per economia della mole; e lodatami Le è venuto fatto. Ora m’è parso dovere di avvisarla di questa mia volontà, perchè Ella, pia- cendo di rendere alcun altro vantaggio al suo lavoro, potesse farlo o aggiugnendo dove le paresse bisogno, o diminuendo dove trovasse abbondanza. E non potendo sul momento effettuarsi la mia delibera- zione, potrebbe V. S. con l’agio almen di due mesi rivedere la fatica sua, se però non è gravoso alla scarsa sua vista e all’inferma sua salute. E qui pregandole ogni più caro bene che a Lei manchi o a Lei sappia gradire, La lascio coi protesti della mia verace stima e singolare rispetto. Di Vostra Signoria Devmo Servitore David Passigli Firenze 9. Agosto 1836

1942. Di Prospero Viani.
[Di Reggio in Lombardia a’ 9 di Agosto, 1836]

Celebre Signore Prego di accogliere con benignità il libricciuolo di versi alla Luna chc dalla posta riceverà. Esso le si conviene per due ragioni: perchè splendonvi entro due bellissimi e stupendi componimenti suoi; e per- chè chi ora siede in cima di nostro parnaso debba aver pegno di rive- renza da ogni animo che si professa di gentilezza e che coltiva alcun poco le buone lettere. - Dolgo con immenso dolore che la sua salute non sia buona, e mi sdegno colla fortuna che i più forti ed elevati inge- gni prema presso il più bel fiorire o su il più bel dare del frutto. Che tutti gl’ingegni non sono uguali al suo che in freschissima età volò come