Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/87

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1086. Ad Antonio Fortunato Stella.
Bologna 23 Maggio 1827.

Sig. ed Amico cariss. Le ritorno oggi il nono foglio delle Operette. Col seguente ordinario rimetterò il decimo. Ricordo, che le Note mi bisogna rivederle in filoni. Mad. Padovani è qui ancora. Essendo morto il suo e mio albergatore, ha mutato alloggio; ed io non l’ho veduta dopo il mio ritorno; ma so che sta bene. Io abito alla Locanda della Pace, sul Corso, o Strada Stefano. E se Ella vuole, in questo medesimo albergo le farò preparare l’alloggio: una o più camere, secondo che Ella m’indicherà. La prego di avvertire il suo Uffizio, che io mi trovo a Bolo- gna, non più a Recanati. La sua ultima, che ho ricevuta dal Sig. Moratti, era indirizzata a Recanati-, e l’Aprile del Ricoglitore mi fu spedito là, e di là l’ho ricevuto.1 Sono sempre più impaziente di riabbracciarla, e vo contando i giorni. I miei complimenti alla sua famiglia e allo sposo. La saluto con tutto il cuore, e le auguro un viaggio ed arrivo feli- cissimo.

Il suo cordialiss. amico e sre.
Giacomo Leopardi
1087. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 26 magg. 1827

Signore ed am.co amatiss. Col foglio delle Operette ho ricevuto pure la carissima sua del 23. Per le Note, faccia pure tutti que’ cambiamenti ed aggiunte che più le piacciano non guardando che sieno in filoni, o in pagine.