Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/263

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228 EPISTOLARIO proprio e distinto da quello che le rende l’universale della nazione. E io che già l’era obbligato oltremodo, e anche rispettosamente affezionato come italiano, avrò per l’avanti la consolazione d’esserle più specialmente devotissimo e obbligatissimo servitore.1 158. A Pietro Giordani. - Piacenza.2 Recanati 12 Febbraio 1819. Mi dolgono eccessivamente, o mio carissimo, le vostre brighe, e più le malinconie, eli’ io non vorrei mica accrescere colla noia delle mie lettere. Perciò sarò breve, massimamente che quello ch’io vi voleva scrivere, non era tanto in generale della prosa italiana, quanto in particolare di alcuni miei disegni intorno al comporre 3 certe operette,4 à).)’ ol/iai è?.ev&eguoTégag 1) ai; àatpaXèc negl avtojv aa<po>g èm<rcé?Mtv.5 E già quello stesso libretto 6 eli’ io v ’ho spedito due volte inutilmente, appena mi si lascia credere che si sia smarrito l’una e l’altra volta, quando so che a Roma s’è dovuto stentare assai per carpirgli un imprimatur? Non so se avrò fatto niente mandandone un’altra copia a Milano per voi, che di là vi sia spedita a Piacenza. Ma caso che questo non giovi, troverò, anzi ho già trovato un altro mezzo di farvene avere a dispetto del diavolo. Sotto fascia erano e la copia stampata slegata e scoperta, e il manoscritto coperto in forma di stampa. Errori si può dire che non 1 Una lotterà identica alla presente fu «la G. inviata con un esemplare «Ielle Canzoni a Bartolomeo Borghesi in Roma, sotto la data dei 16 febbraio ’11* (l’autografo di ossa è ora nella Biblioteca comunala di Recanati); come identiche tra loro risultano altre due all’Angelelli e al Pallastrelli. Ad onta di queste identità (che del resto non possono troppo sorprendere olii abbia dovuto inviare intorno allo stesso tempo a diverse persone pili lettere sul medesimo soggetto), può notarsi, insieme con un’eleganza un po’ troppo inamidata, anello la varietà ondo G., pur ripetendo quasi le medesime cose allo varie persono segnalategli «lai Giordani, seppe tuttavia rivestirle. 2 Dalla copia di Carlo, corrotta da G., in casa Leopardi. Replica alla lett. 150. 3 Nella copia era «allo scriverò». 1 Pare che qui debba vedersi un’altra allusione alle future Operette morali; o almeno alla primitiva materia di esso. 5 Questo servirsi della lingua greca per manifestare all’amico le sue preoccupazioni circa la materia non troppo ortodossa «li quelle operette (come G. s’ora già similmente servito della greca e doll’obraica per sottrarre a sguar«li profani alcuni suoi sentimenti erotici in abbozzi mss.) è chiaro indizio che G. dubitava fin d’ora che le suo lottore potessero essere intercettate e lette dai genitori o da altri. 6 Nella copia «quei medesimi versi i. 7 Giacomo qui si mostra più fino dello stesso Giordani. A proposito delI’ imprimatur carpito, v. lett. 148, p. 214 ultimo paragrafo e nota 1.