Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/39

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Il valor suscitò, l’estinto ardore,

Nel commune spavento, egli puranche
90Attonito, confuso accoglie in petto
Un indistinto orror s’aggira, e scorre
In mezzo a l’armi, ed all’altrui terrore
Mal può arrecar conforto.
Muhamed.  E tanto, o Numi,
Dunque in odio a voi siam! dunque di questo
95Misero regno il rio destin cotanto
Veglia infelice a’ nostri danni? oh cielo,
Chi ci difenderà? chi del mio trono
Il sostegno sarà? l’armato stuolo
Timido ci abbandona il duce istesso
100Ei, che pur ora con sicuro aspetto
Salvezza promettea di questo regno
Al popolo infelice, egli smarrito
Al terror si dà in preda, e cerca infido
Scampo al furore ostil.
Amet-Schah.   Signore, ah quale
105T’ingombra il cuor di regio spirto indegna