Pagina:Leopardi - Operette morali, Chiarini, 1870.djvu/80

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GIORDANI


ed equabile abbandonati e quasi sonniferando passerebbono. Tra quelli che leggono i più sono certamente così fatti: e le istorie sono lettura di molti. Però sarebbe forse a quelle meno opportuna la semplicità e la freddezza di chi filosofando scrive a coloro che vogliono e sanno meditare.

IV.


Questa maniera di scrivere filosofando, tanto più efficace quanto meno ambiziosa, ha eletta il Leopardi: e quanto io lodo il virile giudizio di questo sì giovane scrittore, tanto debbo stupire che gli sia riuscito. Come è mutato da sè medesimo questo grandissimo poeta divenuto prosatore! Nei versi tanto ricco d'imagini, tanto splendente di colori, tanto magnifico di suono, tanto elevato di concetti, tanto ardente di passioni. Allora quel suo canto (non mai prima udito) raccoglieva quasi a rassegna e lamentava le miserrime condizioni de' mortali; delle quali ora si è rivolto a investigare negli occulti della umana e della universale natura le origini; le quali or l'audacia or la timidezza delle volgari imaginazioni o più nascondeva, o di falsissimi colori copriva: e le rinviene tremende, e immutabili. Non ha preso filosofia diversa da quella che seguitò poetando; ma le ha stracciato di dosso quel vestito di porpora e d'oro che le aveva prestato: come Tullio diceva de'