Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/293

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229 — segni si avvede della declinazione del proprio essere, appena ne ha sperimentato la perfezione, né potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze, che già scemano. In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire. Tanto ;in ogni opera sua la 5 natura è intentale indirizzata alla morte: poiché non per altra cagione la vecchiezza prevale si manifestamente, e di si gran lunga, nella vita e nel mondo. Ogni parte dell’ universo si affretta infaticabilmente alla morte, con sollecitudine e celerità mirabile. Solo 1 universo medesimo apparisce 10 immune dallo scadere e languire : perocché se nell* autunno e nel verno si dimostra quasi infermo e vecchio, nondimeno sempre alla stagione nuova ringiovanisce. Ma siccome i mortali, se bene in sul primo tempo di ciascun giorno racquistano alcuna parte di giovanezza, pure invecchiano 15 tutto di, e finalmente si estinguono ; cosí 1’ universo, benché nel principio degli anni ringiovanisca, nondimeno continua- mente invecchia. Tempo verrà, [che esso universo, e la natura medesima, sara spenta. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che 20 furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno né fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio ; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso. Cosi questo arcano mirabile e 25 spaventoso dell’ esistenza universale, innanzi di essere dichiarato né inteso, si ^dileguerà e^perderassi 5a. 4 A mortali — 7 A manifestamente — 8 A lunga — 9 A morte Il A languire. — 18 A verrà — universo — 19 A medesima — 24 A vestigio. — A una quiete nuda e un silenzio altissimo — 26 A della 4 di mortali — 9-10 con celerità — 22 fama; medesimamente — e le munite 23 res(terà) — 25-6 spaventoso e stupendo