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però i posteri, né quelli che hanno ancora a vivere lunga¬
mente. In altri tempi ho invidiato gli sciocchi e gli stolti,
e quelli che hanno un gran concetto di se medesimi; e
volentieri mi sarei cambiato con qualcuno di loro. Oggi
5 non invidio più né stolti né savi, né grandi né piccoli, né
deboli né potenti. Invjdin i nwr^, e solamente con loro
mi cambierei. Ogni immaginazione piacevole, ogni pensiero
dell’ avvenire, eh’ io io, come accade, nella mia solitudine,
e con cui vo passando il tempo, consiste nella morte, e di
10 là non sa uscire. Né in questo desiderio la ricordanza dei
sogni della prima età, e il pensiero d’ esser vissuto invano,
mi turbano più come solevano. Se ottengo la morte morrò
cosi tranquillo e cosi contento, come se mai nuli’ altro avessi
sperato né desiderato al mondo. Questo è il solo benefizio
15 che può riconciliarmi al destino. Se mi fosse proposta da
Sun lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro
netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che
dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo
a risolvermi.