Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/195

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i |S6 DETTI MEMORABILI e desideri! d’altri. Dalla compassione special-mente, sono alienissimi 1* uno e P altro tempo: quelle de? dolore, perché l’uomo è tutto vólto alla pietà di se stesso; quello della gioia, perché allora tutte le cose umane, e tutta la tita, ci si rappresentano lietissime e piacevolissime ; tanto che le sventure e i trava [li paiono quasi Immaginazioni vane, o oerto se ne rifiuta il pensiero, per essere troppo discorde dalla presente disposizione del nostre anirnoc I migliori tempi da tentar <Jt ridurre alcune a operar di presente, o a risolversi, d operare, jU altrui b?neficio, seti e quelli di qualche alle* rezza placida e .moderata, non istraordinaria , non viva; o pure, ed anco maggiormente, quella di una cotal gioia, che, quantunque viva, non ba soggetto alcuno d3term?n«ito, ma nasce da pensieri valili,' e consiste in una trwjuilìa agitazione delle spuri e. Nel quale statej gli uoiXi-ni sono più disposti alla compassione che ma', più facili a chi li prega, e talvo-ta abbracciane volentieri la occasione di gratificare gli altri, e di' volgere quel movimento confuso e quel piacevole impeto dei loro pensier , iu qualche azione lodevole.

  • Negava slmilmente che l'infelice, narrando o

come che sia dimostrando i suo mali, riporti per l'ordinario maggior comparane e maggior^ cura da quell' che hanno con lui ins jgiore confarm tà di travagli. Anzi questi in udire le tue querele-, o intenderè la tua condizione i n qualunque mode , non a tee lido no ad altro , qhe ad anteporre sece stessi, come più gravi, i loro a’ tuoi mali: e spesse