Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/45

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POSTA tano* quanto- por due considerazioni clie ella giudica essere importantissime, quantunque comunemente non avvertite. L’ una si è che ella confida dovere in successo di tempo gli uffici e gli usi delle macelline venire a comprendere oltre all© cose materiali, anche le spirituali; onde nella guisa che per virtù di esse macchine siamo già liberi e sicuri dalle offese dei fulmini e delle grandini, e da molti simili mali e spaventi, cosi dì mano in mano si abbiano a ritrovare, per modo d. esempio (e facciasi grazia alla novità dei nomi)> qualche parainvìdia, qualche paracalunnie o para- perfidia o parafrodL; qualche filo di salufe o altro ingegno che ci scampi dall’ egoismo, dal predomino della mediocrtà, dalla prospera fortuna* degl insensati, de’ribaldi e de’ vili, dalla universale noncuranza e dalla miseria de’ saggi, de’ costumati e de’ magnan_mi, e dagli altri sì fatti ir*» comodi, quali da parecchi secoli in qua sono manco possibili a distornare che già non furono gli effetti dei fulmini e delle grandini* L altra cagione e la principale si è che disperando la miglior parte dei filosofi di potersi mai curare i di* ietti del genere umano, i quali, come si crede-r sono assai maggiori e In più- numero che le virtù ; e tenendosi per certo, che sia piuttosto possibile di rifarlo del tutto in una nuova stampa, o di sosti ture in suo luogo, un altro, che dii emeia-. darlo; perciò l’Accademia dei S-llografi reputa e&sere espedientissimo che gli uomini si r muovano dal negozi della \ita i più che si possa, ©