Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/70

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DELLA NATURA eC. 6l degli uouq n ; e saranno descruti da molli , e da altri mandati a memoria con grande studio, gli accident della sua vvta; e in ultimo, tutto il mondo Girile sarà pieno del nome suo. Eccetto se dalla x>ialignità della fortuna, o dalla soprabbondanza medesima delle tue facoltà, non sarai siate perpetuamente impedita di mostrare agl nomini alcun proporzionato segno del tuo valore : di che non sono mancati per verità mmtaer^bil esempi, noti a me sola ed al fato. ' ani. Madre mia, non ostante 1* essere ancora pr;va delle altre cognizioni, io sento però che il maggiore, .anzi F unico desiderio che tu mi abbi infuso, è quello della felicità. E posto che io sia capace di quel della gloria, certo io non posso altr menti appetire questo, uon so se io mi dica, bene o male, se non solamente come felicità, o come utile ad acquistarla. Ora, secondo le tu^ parole, Peccellenza della quale tu m’hai dotata, ben potrà essere t* di b: Sogno o di profitto ai conseguimento della gloria; ma non però mena alla beatitudine, anzi, tira violentemente alla infelicità. Nè pure alla stessa gloria è ck’ed L le che mi conduca innanzi alla morte: sopragg unta la quale, che ut-!e o che diletto il; potrà pervenire dai ma< g or! ben 1 del mondo ? E per ultimo, può, fa- clmente accadere, come tu dici, che qaefta sì ritrosa gloria, prezzo di tanta infelicità, non ini venga ottenuta in maniera alcuna, eziandio dopo la morie. Di modo che dalle tue stesse parole io cocchiudo che tu, m luogo di amarmi sin olar- \ 6a DIALOGO