Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/81

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DIALOGO DELLA TERRA ter. Almeno mi saprai tu dire se costì sono in uso i vizi, i misfatti, gl’infortuni!, i dolori, la infelicità, in conclusione i mali ? intendi .tu questi nomi ? lun. Oh questi sì che gl’ intendo ; e non solo i nomi, ma le cose significate, le conosco a maraviglia: perchè ne sono tutta piena, in vece di quelle altre che tu credevi. ter. Quali prevalgono ne’ tuoi popoli, i pregi o i difetti? lun. I difeUi di gran lunga. ter. Di quali hai maggior copia, di beni o di mali? lici o infelici? lun. Tanto infelici, che io non mi scambierei col più fortunato di loro. ter. Il medesimo è qui. Di modo che io mi maraviglio come essendomi sì diversa nelle altre cose, in questa mi sei conforme, lun. Anche nella figura, e rielF aggirarmi, e nelP essere illustrata dal sole io ti sono conforme; e non è maggior maraviglia quella che questa: perchè il male è cosa comune a tutti i pianeti deir universo, o almeno di questo mondo solare, come la rotondità e le altre condizioni che ho detto, nè più nè meno. E se tu potessi levare tanto alto la voce, che fossi udita da Urano o da Saturno, o da qualunque altro pianeta de! nostro mondo; e gP interrogassi se in loro abbia luogo la lun. Di Sciali senza comparazione. abitatori tuoi sono fe-