Pagina:Leopardi - Paralipomeni della Batracomiomachia, Baudry, 1842.djvu/111

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Perchè dicea, chiunque gli occhi al sole
     Chiudere, o rinnegar la coscienza,
     Ed a sè stesso in sè mentir non vuole,
     Certo esser dee che dalla intelligenza
     De’ bruti a quella dell’umana prole
     È qual da meno a più la differenza,
     Non di genere tal che se rigetta
     La materia un di lor, l’altro l’ammetta.

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Che certo s’estimar materia frale
     Dalla retta ragion mi si consente
     L’io del topo, del can, d’altro mortale,
     Che senta e pensi manifestamente,
     Perchè non possa il nostro esser cotale
     Non veggo: e se non pensa inver nè sente
     Il topo o il can, di dubitar concesso
     M’è del sentire e del pensar mio stesso.

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Così dicea. Ma che l’uman cervello
     Ciò che d’aver per fermo ha stabilito
     Creda talmente che dal creder quello
     Nol rimova ragion, forza o partito,
     Due cose, parmi, che accoppiare è bello,
     Mostran quant’altra mai quasi scolpito:
     L’una, che poi che senza dubbio alcuno
     Di Copernico il dogma approva ognuno,