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Or, leggitori miei, scendendo al punto
Al qual per lunga e tortuosa via
Sempre pure intendendo, ecco son giunto,
Potete ormai veder che non per mia
Frode o sciocchezza avvien che tali appunto
Si pingan nella vostra fantasia
De’ topi gli antichissimi parenti
Quali i popoli son che abbiam presenti:
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Ma procede da ciò, che il nostro stato
Antico è veramente e primitivo
Non degli uomini sol, ma in ogni lato
D’ogni animal che in aria o in terra è vivo,
Perchè ingiusto saria che condannato
Fosse di sua natura a un viver privo
Quasi d’ogni contento e pien di mali
L’interminato stuol degli animali.
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Per tanto in civiltà, data secondo
Il grado naturale a ciascheduna,
Tutte le specie lor vennero al mondo,
E tutte poscia da cotal fortuna
Per lor proprio fallir caddero in fondo,
E infelici son or; nè causa alcuna
Ha il ciel però dell’esser lor sì tristo,
Il qual bene al bisogno avea provvisto.