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162 ii - paralipomeni della batracomiomachia

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     Queste cose, cred’io, fra sé volgendo,
meno eroica la plebe avria voluta.
Per congetture mie queste vi vendo,
che in ciò la storia, come ho detto, è muta.
Se vi paresser frasche, non intendo
tôr fama alla virtú sua conosciuta.
Visto il voler de’ suoi, per lo migliore
la guerra apparecchiò con grande ardore.
29
     Guerra tonar per tutte le concioni
udito avreste tutti gli oratori,
Leonidi, Temistocli e Cimoni,
Muzi Scevola, Fabi dittatori,
Deci, Aristidi, Codri e Scipioni,
e somiglianti eroi de’ lor maggiori
iterar ne’ Consigli, e tutto il giorno
per le bocche del volgo andare attorno.
30
     Guerra sonar canzoni e canzoncine,
che il popolo a cantar prendea diletto;
guerra ripeter tutte le officine,
ciascuna al modo suo col proprio effetto.
Lampeggiavan per tutte le fucine
lancioni, armi del corpo, armi del petto,
e sonore minacce in tutti i canti
s’udiano, e d’amor patrio ardori e vanti.
31
     Primo fatto di guerra, a tal fatica
movendo Rubatocchi i cittadini,
fu di torri e steccati alla nemica
gente su del castel tutti i confini
chiuder, donde colei giú dall’aprica
vetta precipitar sopra i vicini
poteva ad ogn’istante e nella terra
improvvisa portar tempesta e guerra