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200 ii - paralipomeni della batracomiomachia

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     Poscia che, dal terror con gran fatica
a poco a poco ritornato, il conte
óso fu di mirar la schiera antica
negli occhi mezzo chiusi e nella fronte,
cercando se fra lor persona amica
riconoscesse alle fattezze cónte,
gran tempo andò con le pupille errando
di cotanti nessun raffigurando.
21
     Sí mutato d’ognuno era il sembiante,
e sí tra lor conformi apparian tutti,
che a gran pena gli venne in sul davante
riconosciuto infin Mangiaprosciutti,
Rubatocchi e poche altre anime sante
di cari amici suoi testé distrutti:
a cui principalmente il sermon vòlto,
narrò perché a cercarli avesse tolto.
22
     Ma gli convenne incominciar dal primo
assalto che dai granchi ebbero i suoi,
novo agli scesi anzi quel tempo all’imo
essendo quel che occorso era da poi.
Ben ciascun giorno dal terrestre limo
discendon topi al mondo degli eroi,
ma non fan motto, ché alla gente morta
questa vita di qua niente importa.
23
     Narrato ch’ebbe alla distesa il tutto,
la tregua, il nuovo prence e lo Statuto,
il brutto inganno de’ nemici, e il brutto
galoppar dell’esercito barbuto,
addimandò se la vergogna e il lutto
ove il popol de’ topi era caduto
sgombro sarebbe per la man de’ molti
collegati da lui testé raccolti.