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Pagina:Leopardi - Puerili e abbozzi vari, Laterza, 1924.djvu/197

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II

ABBOZZI E PRIME STESURE

(1818-21)


I

ELEGIE

(1818)


1

ARGOMENTO DI UN'ELEGIA


Io giuro al cielo, ecc. O donna, ecc. né tu per questo, ecc. io m'immagino quel momento, ecc. Non ho mai provato che soffra chi comparisce innanzi, ecc. essendo, ecc. ἐρώμενος, ecc. giacché io sinché la vidi non l'amai. Io gelo e tremo solo in pensarvi; or che sarà, ecc. Che posso io fare per te? che soffrire che ti sia utile? Benché io già ἡρώμην αου (ché cosi si è detto nella prima elegia), non era ben deciso, né conosceva l'amore, quand'io ti compariva innanzi.


2

D'UN'ALTRA


Oggi finisco il ventesim'anno. Misero me! che ho fatto? Ancora nessun fatto grande. Torpido giaccio tra le mura paterne. Ho amato te sola, O mio core, ecc. Non ho sentito passione, non