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IV

POMPEO IN EGITTO

tragedia

(1812)



ARGOMENTO


Vinto Pompeo a Farsaglia, partì per Larissa, donde s'incamminò per la vallata di Tempe; e, giunto ad Anfipoli, fece pubblicare un editto, col quale comandò a tutta la gioventù della provincia di portarsi armata appresso di lui1. Avendo però inteso che Cesare, il quale lo inseguiva, non era molto lontano, parti per Mitilene; dove giunto, prese il cammino verso Rodi, ma essendo stato mal ricevuto da' suoi abitanti, entrò in Attalia nella Panfilia, e passò quindi nell'isola di Cipro2. Avendo risoluto di cercare un asilo presso il re di Egitto Tolomeo, il cui padre egli avea sommamente beneficato, mandò ad avvertirlo della sua venuta3.

  1. «Erat edictum Pompeii nomine Amphipoli propositum, uti omnes eius provincia: iuniores, graci civesque romani iurandi caussa convenirent». Caesar, Comment. de bello civili, lib. III, cap. 102.
  2. «Ipse... cognito Caesaris adventu... Mytilenas paucis diebus venit. Biduum tempestate retentus, navibusque aliis additis actuariis, in Ciliciam atque inde Cyprum pervenit». Caesar, ibidem.
  3. «Ad eum [Ptolemtzum] Pompeius misit, ut pro hospitio atque amiciziapatris Alexandria reciperetur, atque illius opibus in calamitate tegeretur». Caesar, ibidem, cap. 103.