Pagina:Lettera al cardinale Domenico Svampa (Roma 1905).djvu/3

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Signor Cardinale,


a lettera circolare del 28 Luglio 1904, diretta dall’Eminentissimo Signor Cardinale Nostro Segretario di Stato ai Reverendissimi Ordinarî d’Italia, stabiliva con tanta precisione le Nostre prescrizioni specialmente riguardo i Comitati Cattolici e l’azione popolare cristiana, che anche i meno eruditi negli elementi del Catechismo avrebbero dovuto intendere, che non si può avere azione cattolica di vero nome senza la immediata dipendenza dai Vescovi.

Ma, come nel campo della parabola evangelica, anche in quello dell’azione cattolica già da qualche tempo venne soprasseminata la zizzania, che cresce e soffoca l’eletto grano; e questo non per opera di aperti nemici, ma di quelli stessi, che si professano e si vantano di essere cattolici.

E tali sono i così detti Democratici cristiani autonomi, che per desiderio di una libertà male intesa mostrano col fatto di scuotere ogni disciplina; aspirano a novità pericolose, che la Chiesa non può approvare; si atteggiano a con-