Pagina:Lettera al cardinale Domenico Svampa (Roma 1905).djvu/5

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nomi, ma ardiscono di vilipendere colle più ingiuriose insinuazioni coloro, che lo Spirito Santo pose a reggere la sua Chiesa. Colpa questa nefanda, che dimostra da quale spirito gli scrittori sieno animati!

Ora, siccome si è già annunziato che in questo mese sarà tenuto in cotesta città un Congresso, in cui i democratici autonomi prenderanno le più importanti deliberazioni per proclamare altamente la loro indipendenza, crediamo necessario di dirigere a Lei, Signor Cardinale, questa lettera scritta tutta di Nostro pugno.

1.° Per protestare altamente contro le subdole affermazioni, che il Papa non ha parlato, che il Papa approva, e che, se pur qualche volta desso fa dei richiami, questi gli sono imposti da altri.

2.° Per dichiarare che tutti quelli, che non a parole, ma coi fatti vogliono dimostrarsi veri cattolici non dovranno prender parte a tale congresso;

3.° Che molto meno potranno parteciparvi i Sacerdoti, anche per non provocare quelle pene canoniche, che con dolore, ma siamo risoluti di infliggere ai disobbedienti;

4.° Finalmente per ricordare la grave responsabilità che si assumono tutti coloro, che in qualunque modo propugnano questa associazione, che porta nella vera azione cattolica il disordine, e reca tanto danno ai poveri giovani, i quali, esposti a mille altri pericoli, hanno tanto bisogno di essere fermi senza malintesi nei principî cattolici.